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Non sono come tu mi vuoi

Non sono come tu mi vuoi

Via Pietro Giuria
Torino
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Non sono come tu mi vuoi

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Cammin facendo, mentre chattavo con Marco e Andrea, urtai senza volerlo una ragazza. Lei mi guardò, io contraccambiai, i nostri occhi s’incrociarono. Rimasi pietrificato. Era Elena, sottobraccio a sua sorella Daniela.
Primo pensiero: “Potrebbe darsi anche un filo di trucco per rendersi un po’ più presentabile” ma la salutai così: “Ciao Elena!
Che bello vederti! Era da un po’ che non ti sentivo! Come stai?”.
Le sorrisi prontamente perché ero contento dell’incontro, ma notai subito qualcosa di cambiato in lei. Pareva un’altra persona da quando l’avevo vista l’ultima volta. Non mi sembrava più quella di un tempo.
Avevo conosciuto Elena alle medie, frequentavamo la stessa classe. Anche lei faceva parte della mia compagnia di amici.
Con lei era stato semplice, fin da subito, intavolare discussioni, parlare della propria vita sentimentale, con un leggero e giustificato pudore per essere di sesso opposto. Non era la solita ragazza che ti colpisce l’occhio a prima vista, ma aveva comunque qualcosa di interessante che ti spingeva a conoscerla meglio.
Anti-discoteca, proprio come me, Elena preferiva piuttosto poltrire sul divano, guardando distrattamente ciò che in quel momento trasmettevano alla TV. I capelli neri le arrivavano fino alle spalle e la sua pelle era candida. Il suo sorriso era uno di quelli che hanno il potere di cambiare al meglio la tua giornata.
Per non parlare dei suoi occhi neri, stile mediorientale. Era una ragazza tranquilla, ma nello stesso tempo molto intraprendente.
Anche per lei l’amicizia era un sentimento importante. Gli amici erano le uniche persone per cui lei avrebbe dato la vita. La sua passione era la scrittura. Teneva sempre un diario nella borsetta e ogni tanto vi appuntava qualcosa.
I suoi occhi, un tempo allegri, si erano spenti ed erano sporgenti, segnati da occhiaie bluastre. Il naso appariva irregolare e la bocca gonfia, di un rosso troppo acceso. I suoi capelli erano frettolosamente raccolti in uno chignon ed era aumentata di qualche chilo. Il suo aspetto, invecchiato e dimesso, mi spinse
a saperne di più.
Da quando si era messa insieme a Giovanni aveva iniziato a cambiare e più cambiava e meno si faceva sentire, fino al punto da non fornire più sue notizie per diversi mesi. Mi chiedevo il perché, ma non mi sapevo dare una spiegazione. Mi interrogavo con gli amici del nostro gruppo, ma ne sapevano quanto me. Anche per loro era strano quel suo modo di allontanarsi. Era semplicemente inspiegabile. Ci siamo pure chiesti se le avessimo fatto qualcosa di male. Impossibile, avevamo un bel rapporto con Elena. Io e lei, poi, sembravamo fratello e sorella. Sicuramente è stato lui a creare una distanza tra di noi.
Forse temeva che gli rubassi la ragazza. A prima vista, pareva un bravo ragazzo, ma si sa: l’abito non fa il monaco.



Dal Romanzo: NON SONO COME TU MI VUOI
autori LONGOBARDI CARMELA FRANCESCA; PEIRETTI STEFANO
“Il tema drammatico e purtroppo sempre attuale della violenza sulle donne narrato da un ventenne, Luca, studente universitario un po’ vitellone ma di buon cuore. Luca rivede Elena, una sua cara amica, dopo tanto tempo. Lei nel frattempo è diventata madre di una bellissima bambina, in forza della quale cerca di uscire dalla spirale di angherie e di maltrattamenti a cui l’ha condannata l’uomo con cui convive, Giovanni. Al centro del romanzo, vi è la difficoltà di raccontare ad altri le sofferenze patite, con la conseguente distinzione tra la violenza subita e quella percepita. Uno sguardo su un caso di ordinaria discriminazione da una prospettiva maschile originale e inedita, frutto di un percorso accidentato e sofferto, irto di fraintendimenti e di incomprensioni, un cammino lungo, attraverso il quale Luca imparerà ad abbandonare la propria visione egocentrica del mondo e delle persone e ad aprirsi e a entrare in sintonia con gli altri e le loro traumatiche esperienze.

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