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Fantasia e Fantascienza Racconti
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Davide è un quarantenne provato da anni di depressione e alcolismo, riesce a malapena a pagare l’affitto di uno squallido monolocale al pian terreno senza riscaldamento facendo qualche lavoretto da idraulico.
Ormai è paranoico e asociale, le uniche relazioni sociali che intrattiene sono quelle con Vittoria, la barista del bar dove va ad ubriacarsi, una bella ragazza dall’aspetto volgare e dai modi scurrili, che non perde occasione per ricordare a Davide quanto sia squallida e inutile la sua vita.
Poi c’è Morgan un senza tetto dai lunghi capelli e dalla barba bianca, con la sua inseparabile armonica ed un cartoccio di vino accanto che staziona accanto al portone di casa di Davide.
Morgan è l’unico amico di Davide, e spesso la sera rincasando si ferma a bere un bicchiere e a chiacchierare con lui. Le loro lunghe chiacchierate si concludono sempre allo stesso modo, Davide dice che se il suo passato non si fosse accanito con lui, oggi il suo mondo sarebbe ben diverso, e Morgan continua a ribadire a Davide che ci sono un’infinità di mondi, e che sta a lui scegliere quello che più gli piace. A questo punto Davide fa spallucce e torna a casa.
Una sera mentre Davide sta salendo i tre gradini che lo separano dal portone viene colto da un malore, gli fa male il petto vede tutto sfocato ed i colori attorno a lui si fondono assieme creando un vorticoso arcobaleno. Davide riprende i sensi dopo qualche minuto, si alza e si avvia verso la porta di casa, ma la porta non si apre, Davide pensa di essere troppo ubriaco per centrare la toppa, ma non è così. Dopo qualche minuto apre la porta una vecchia signora, Davide chiede alla vecchietta cosa ci faccia in casa sua, ma l’anziana dice a Davide che quella è casa sua e vive lì da vent’anni, a questo punto Davide sbircia all’interno e nota che l’arredamento è totalmente diverso, così esterefatto si precipita in strada e corre verso il bar di Vittoria.
Arrivato lì trova dietro il bancone un signore calvo dai lunghi baffi neri, gli chiede dove sia Vittoria, ma il barista gli dice che lì non lavora nessuna Vittoria, che il bar è suo da sempre avendolo ereditato da suo padre.
A questo punto Davide sempre più confuso comincia a vagare per la città senza meta, finchè arrivato davanti ad un supermercato vede se stesso, sbarbato e ben vestito, accompagnato da una bella donna dai lunghi riccioli biondi e due bambini, a questo punto Davide ha capito, si trova in un universo parallelo.
Decide allora di seguire la famigliola fino a casa, badando bene di non farsi notare, hanno una bella casetta indipendente con un bel giardino e sembrano davvero felici.Il suo sosia si chiama Michele, è uno stimato psicologo innamoratissimo di sua moglie Connie e dei suoi bambini, Giada e Luca.
Michele ha la vita perfetta, quella che Davide ha sempre sognato al punto che un’idea malata s’insinua nella mente di Davide, vuole uccidere Michele per sostituirsi a lui ed avere così il suo mondo perfetto, quello che ha sempre pensato gli sia stato sottratto dal destino.
Comincia così a pedinarlo per scoprirne le abitudini, in modo da trovare il momento ideale per agire.
Il giorno seguente, Davide aspetta Michele davanti casa per pedinarlo, e così fa, mentre Michele si sta recando al lavoro ha un incidente in auto e sbatte violentemente il capo rompendosi il naso, Davide che lo seguiva su un’altra auto si accorge di avere i pantaloni sporchi di sangue allora specchiandosi nel retrovisore vede che sta copiosamente sanguinando dal naso pur non avendo subito alcun trauma, capisce allora che uccidendo Michele ucciderebbe anche se stesso.
A questo punto Davide decide di passare al piano b, ha in mente di rapirlo, e tenerlo prigioniero in una vecchia autorimessa abbandonata sita a pochi chilometri dalla casa di Michele.
Detto fatto, lo colpisce alle spalle, lo addormenta con un panno imbevuto di cloroformio e lo conduce nell’autorimessa, dove c’è un piccolo magazzino con spessi muri di cemento armato senza finestre e con una massiccia porta tagliafuoco in acciaio. Davide indossa i suoi abiti e rientrerà a casa al suo posto, salvo tornare ogni giorno per portargli da mangiare.
Giunto al cancello di casa di Michele il suo cane un labrador di nome Nemo, abbaia furiosamente a Davide, e cerca di aggredirlo tanto che Connie è costretta ad uscire e calmare l’animale, che non si è fatto ingannare.
Anche Connie e i bambini si accorgono che c’è qualcosa di strano nel loro papà, ma Davide si giustifica dicendo che non si sente molto bene a causa dell’incidente in auto avuto qualche giorno prima.
Il mattino seguente Davide si reca da Michele per portargli da mangiare e cercare di estorcergli delle informazioni personali per non insospettire troppo la famiglia.
Nei giorni seguenti procede tutto tranquillamente, Davide è al settimo cielo la sua vita ha finalmente un senso.Col passare dei giorni Davide comincia a conoscere meglio Michele dal momento che vive con la sua famiglia, e scopre che il passato di Michele è tremendamente più doloroso del suo.
Davide realizza di non essere vittima del proprio passato e di un infanzia difficile, ma è vittima solo di sè stesso.
Ora i sensi di colpa lo attanagliano, deve restituirlo alla propria famiglia.
La mattina seguente Davide si sveglia sanguinante con un dolore atroce ad una spalla, capisce immediatamente che è accaduto qualcosa a Michele, dunque si precipita all’autorimessa.
Giunto lì trova Michele in una pozza di sangue, si è ferito gravemente ad una spalla con uno spuntone d’acciaio che sporgeva dalla porta in un disperato tentativo di fuga.
Davide rimette a Michele i suoi abiti e lo porta immediatamente in ospedale, qui gli dicono che bisogna operarlo d’urgenza, ma hanno bisogno dell’autorizzazione di un familiare in quanto Michele è privo di sensi, Davide dice di essere suo fratello gemello e dà l’autorizzazione, nessuno ha nulla da obiettare in quanto i due sono identici, quindi procedono anche se Davide è sprovvisto di documenti.
Anche Davide ha fortissimi dolori alla spalla e comincia a sudare vistosamente ma omette di farsi curare a sua volta per non destare sospetti.Un medico raggiunge Davide all’esterno della sala operatoria e gli dice che l’operazione è andata bene Michele è fuori pericolo.
A questo punto Davide telefona a Connie spacciandosi per Michele e le dice di raggiungerlo in ospedale, dopo di che lascia l’ospedale e va a riposarsi all’autorimessa.
Arrivato qui Davide sta sempre peggio, la spalla fa male ha la febbre alta e trema come una foglia decide di aspettare il passare della notte e si addormenta.
Al suo risveglio Davide è in un letto d’ospedale, appena aperti gli occhi vede Vittoria la barista, vestita da infermiera, ma non è Vittoria si chiama Mary ed è realmente un’infermiera in questo mondo.Davide chiede a Mary cosa è successo e lei gli dice che ha contratto il tetano a causa della ferita alla spalla e che è vivo per miracolo, deve ringraziare un signore dalla barba bianca di nome Morgan che lo ha portato in ospedale appena in tempo.
Mary a differenza di Vittoria è una donna molto dolce ed educata, e Davide capisce che è interessata a lui.
Dopo undici giorni Davide viene dimesso dall’ospedale ma non ha un posto dove andare, così Mary si offre di ospitarlo, tra i due ormai c’è del tenero.
Durante il tragitto verso casa Davide vede seduto su un gradino un signore con la barba bianca che suona l’armonica, chiede a Mary di fermare l’auto, quindi lo raggiunge è Morgan, è realmente lui anche in questo mondo, Davide lo ringrazia per avergli salvato la vita, Morgan chiede a Davide se ha imparato la lezione, Davide annuisce, quindi i due si salutano e Davide torna dalla sua Mary.
E’mattina l’orologio indica le 11:11 ma non è la sveglia di Mary, nel buio della stanza Davide scorge solo quegli orribili numeri rossi della sua vecchia radiosveglia, si precipita ad accendere la luce e si accorge di essere nel suo grigio monolocale a battere i denti dal freddo, forse è stato solo un sogno.Peccato pensa Davide sembrava che in quel mondo qualcosa di buono stesse per accadere, si stava innamorando di Mary. Togliendosi la maglia Davide nota la vistosa fasciatura alla spalla e guardandosi il braccio vede il segno lasciato dalle flebo, dunque si precipita davanti allo specchio, è perfettamente rasato con i capelli in ordine e non trema come tutte le mattine.A questo punto apre l’armadio ed indossa gli abiti migliori che possiede, esce di casa e si reca al bar di Vittoria, lei è lì al suo posto dietro il bancone, la guarda intensamente negli occhi e la bacia appassionatamente, Vittoria gli chiede quanto pensava di aspettare ancora e lo bacia a sua volta.
Morgan aveva ragione ci sono infiniti mondi sta a noi scegliere quello che più ci piace, il nuovo mondo di Davide ha preso forma.

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  1. Gio
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    Riflessione di momenti di vita in cui non ci si accorge che tutto dipende da noi e non dal fato

    7 anni fa

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