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Autunno San Donato

Autunno San Donato

20097 San Donato Milanese
Diari e Memorie Racconti
3 Reviews
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Autunno San Donato

San Donato, Milano

 
Storie vere
Erano quelle giornate di autunno grigie, con la nebbiolina che ispessisce il cielo e fa risaltare il giallo delle foglie.  Non era la prima volta che andavamo a Milano, l’avevamo vissuta quasi dieci anni prima nei suoi quartieri universitari della Lambrate dinamica e frizzante.  Ci eravamo appropriati anche di piazza del Duomo, corso Vittorio Emanuele e via Montenapoleone, via della Guastalla ed il tribunale, da corso Buenos Aires ai giardini di porta Venezia. La città bene che strizza l’occhio e nel suo essere metropoli lascia spazio a tutti. Eppure, in quella stagione della nostra vita si rivelava a noi in un’altra prospettiva. Un lavoro, la voglia di stare assieme e un pied-à-terre nella prima periferia. Era un apparta-ufficio poco dopo San Donato, al finire della linea gialla e dopo qualche fermata di bus. Tra i palazzoni popolari, dove improvvisamente si rivela un quotidiano simile alle dinamiche del paese e delle province. L’edificio aveva la dignità degli anni 50, con l’ingresso a pareti bicolore e le scale nascoste da quelle porte di legno con la parte superiore in vetro. L’ascensore a mò di saloon cigolante, un’avemaria per arrivare agli ultimi piani. Nella tromba delle scale l’aria intossicata da qualche cibo etnico con spezie strane, e le finestre aperte, anche a costo di ibernarsi pur di stemperarla. Home sweet home. L’appartamento si snodava in un corridoio, che si affacciava subito su un grande stanzone anemico con qualche libreria vuota e una scrivania nera gigantesca. I clienti si ricevevano lì, forse. Due dita di polvere in realtà facevano presagire poca vita umana. Cucinetta basica, non praticabile quasi in nulla, eccetto che per il salvifico caffè del mattino. La porta successiva era quella di un bagno lungo e stretto, piastrellato blu, vasca da bagno e mobili datati. In fondo a sinistra, un paio di camere, il panorama era sempre vista cemento.  Gli aerei passavano vicini e tenevano compagnia, la notte era un mare intermittente di lucine tra grattacieli e auto che scorrono veloci.  Avevamo portato piumino e sacco a pelo, faceva freddo lo stesso. Il termo soffriva gli acciacchi dell’età e ci aveva impiegato un po’ prima di mettersi in moto.  Ma non ci interessava nulla, era tutto perfetto. Ristorantino cinese vicino casa, il giornalaio che già ci salutava. Due tazze calde e qualche dolcetto, il buongiorno è il sorriso per te. Doccia in velocità e via. Ci dividiamo come i moschettieri. Un’auto sola e a me restano le gambe in spalla. Così si prende il bus, si arriva al capolinea della gialla e giù dritto fino al centro. Negozi, luccichii, il pensiero a cosa cucinare per cena e a qualche sorpresa, l’orologio che sembra impiegarci un’eternità a far muovere le lancette. Il clacson che saluta, eccolo eccolo! Un salto al negozio di maschere e travestimenti per la festa di halloween, poco concentrati sugli articoli e nessun acquisto. Il desiderio di stringersi. L’aperitivo è a buffet libero, il baretto con le panche alte e un bancone di cibo viene superato dalla magia dei Navigli. Parcheggiato vicino porta Ticinese, passeggiamo in un abbraccio stretto tra il fiume e parole che raccontano le novità della giornata. Baretti a ringhiera, lanterne accese, la musica che sgombera le nuvole dalla luna, una rosa rossa regalata. Poi si ritorna all’apparta-ufficio, in quel semplice che sa di famiglia. L’intreccio di anime che si appartengono ed il guardarsi negli occhi. Un bacio alle Colonne in una primavera di anni dopo, quando l’estate avanzava e stava per allontanarci. Ma l’autunno è San Donato.

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  1. Patrizia
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    Mi hai fatto venire la voglia di andare a Milano, citta poco apprezzata secondo me.
    Parlare di Milano sembra parlare solo di moda e d’affari, ma qui ….. sembra che ci sia anche qualcos’altro.

    6 anni fa
  2. Nazha
    Originalità

    Coinvolgimento

    Stile

    Ottimo racconto

    6 anni fa
  3. la vale
    Originalità

    Coinvolgimento

    Stile

    Periferia che porta via

    6 anni fa

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