Storie di Città

Racconti e Poesie originali e geolocalizzati

  • Home
  • Pubblica e Geolocalizza le tue Opere
    • Regolamento
    • Invia la tua Opera
  • Accedi
  • Registrati
Menu
  • Home
  • Pubblica e Geolocalizza le tue Opere
    • Regolamento
    • Invia la tua Opera
  • Accedi
  • Registrati
  • Sfoglia Categorie
      • 684Poesie
      • 393Racconti
  • Chi siamo
  • Blog
  • Contattaci
Una ricarica di coraggio

Una ricarica di coraggio

Riva Porto Lachio
Siracusa
Storie Vere Racconti
3 Reviews
Condividi

Condividi:

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
Write a Review

Una ricarica di coraggio

visita su Google street view  

 

Da qui il ponte e tutta Ortigia si devono un po’ immaginare.
Sai che ci sono, là dietro, oltre tutte le barche, oltre l’Ortea Palace che invece si erge impertinente in tutto il suo splendore, ma si intravvedono appena.
Sono venuta qui proprio per prendere coraggio, e riuscire finalmente a superare quel benedetto ponte e inoltrarmi tra le viuzze di Ortigia alla ricerca di lui che non mi vuole.
Quando vengo qui, riesco a sentirmi immensa.
A sinistra il mare aperto, a destra Ortigia La Bella e, tra i capelli, le attenzioni aeree del Dio Eolo.
E più avanzo, più il vento aumenta e, col suo ululato, copre qualsiasi altro rumore.
Ci sono solo io qui in questo momento.
Avanzo lentamente a occhi chiusi.
‘Signorina fossi è megghiu si rapi l’occhi annunca finisci ca cari i sutta!’
Ecco.
Finita la poesia. La meditazione. Lo zen.
Anche oggi, il Nirvana lo raggiungo domani.
Apro gli occhi, su gentile consiglio.
Se provassi a digitare “vecchio siciliano” su Google immagini, certamente troverei decine di figure perfettamente identiche a quella che mi trovo davanti ora.
Seduto tra i massi mi era sfuggito.
Un signore abbastanza avanti con l’età, credo.. Sui settanta, forse. Canottiera bianca, pantaloni cachi e coppola nera in testa. A onor del vero niente baffi. Solo una barba incolta, sbiadita dall’età. Più un mancato appuntamento con la rasatura quotidiana che una barba vera e propria.
E con la luce del sole contro, non riesco a capire come siamo messi a denti.
“Buongiorno!”
“Buongiorno a lei signorina, ma se non sono invadente me lo dice che cosa ci fa qua sola, ad occhi chiusi, suttu u suli i manzionnu?’
Mezzogiorno, sì, in effetti iniziavo a sentire il calore sulla pelle. Caldo no. Il vento non fa sentire niente.
“Niente, sono venuta a fare una ricarica di coraggio!”
“E coraggio pi cchi cosa, si pozzu spiari”
“Coraggio per andarmi a prendere l’uomo che mi ha folgorata in una notte di mezzo inverno”
“E allora è nel posto giusto signorina, lei lo sa dove siamo qui?”
“Al Porto Piccolo di Siracusa”
“Nonsi. A lei ci pare così perché ora l’hanno retrocesso a cosa nica, piccola. Lei non è di qua, vero? Mi capisce se ci parlo dialetto?”
“Eh, insomma, sono di qua ma ho sempre vissuto fuori, qualche parola ogni tanto me la perdo”
“E allora provo a sforzarimi iu, che pero ‘taliano ne parlo poco. Dicevo, prima questo posto qua unni semu ora, si chiamava Porto Marmoreo, perché lei, ora ci vede la pietra, ma prima qua era tutto marmo! Perchè quelli che sbarcavano qua lo dovevano capire subbito che stavano entrando nella città più potente di tuttu u Mediterraneo e ca era megghiu ca si staunu cu ddu peri in una scarpa. Calmi e tranquilli, senza fari confusioni”.
Pausa.
Riprendo fiato.
Anche lui.
E poi continua: “infatti, se lei scende ccà sutta, che c’è il divieto ma lei se lo immaggina vero che la stanno venendo a controllare a lei nel caso.. Dicevo, se scende qua sotto, trova tutti i relitti di quando Siracusa si sciarriò cu Atene”
“Sciarriarsi sarebbe litigare?”
“Esatto!
“Non so di che parla, lei però c’era immagino, se lo ricorda, era un picciriddu”
“Fai picca a spiritusa signorina! Non c’ero, era qualche secolo prima della nascita di Cristo.
Praticamente, Dionisio, il secondo non il primo, che era tiranno di Siracusa, aveva cacciato lo zio Dione perché era geloso di lui. E faceva bene perché tutti ci volevano bene a Dione più che a lui e pare che perfino Platone ci si mise di mezzo”.
“Platone? Quel Platone?”
“Signorina lei quanti Platone conosce? Faccia lei! Tant’è che poi Dionisio si sciarrìò pure con Platone perché nella sciarra stava dalla parte dello zio. Insomma sto Dionisio era un poco tinto. Pari ca si sciarriava proprio cu tutti!
Comunque la storia è che dopo che Dionisio aveva esiliato a Dione ad Atene, prima gli taglia i viveri e poi gli sposa la moglie a un altro. A quel punto, giustamente, Dione non ce la fa più, sballa tuttu e cerca di rientrare a Siracusa. Con le cattive maniere però. E qua di fronte proprio si scontrarono con le navi da guerra perché da qua si entrava in città. E sotto sui fondali ancora ci sono i relitti se ci guarda bene”.
Sì vabbé.
Non riesco a non sentirmi infinitamente piccola ogni volta che scopro quanto mondo c’è oltre me, quanto ce n’è stato prima e nemmeno posso immaginare quanto ce ne sarà poi.
L’orizzonte mi inghiotte, mentre il vento inizia a farsi fastidioso e io realizzo che, per dieci lunghi minuti, mi sono completamente dimenticata di lui e sono stata travolta da un pezzettino di tuttoilresto.
Non succedeva da gennaio.
Mi volto di nuovo e il signore non c’è più.
Guarda che mi sono sognata tutto.
Era un’allucinazione.
Un viaggio mentale.
Un colpo di sonno.
Un’insolazione.
Un attacco di meningite.
Tutto frutto della mia più che fervida immaginazione. La prof d’italiano delle medie me lo diceva sempre: eccellente immaginazione, canalizzata malissimo.
“Signorina ma ci pare a lei che eravamo in un film? Ccà sugnu, troppo caldo c’è, mi ni sta jennu a mangiari una spaghettata con le cozze, ci vuole venire cu mmia? Offre lei, in cambio della storia.”
“Certo, andiamo!”
“Ma macari u vinu!”
“Si, si pure il vino, certo”
E amunì.


Cerca altre Storie nella tua Città


Benvenuto

Ora invia una Recensione

Ordina Per

  1. Fabrizio
    Originalità

    Coinvolgimento

    Stile

    Vai ora la terza

    5 anni fa
  2. Rosario
    Originalità

    Coinvolgimento

    Stile

    Tuttoilresto sono le storie degli altri, costruiscono il mondo in cui viviamo, più ci lasceremo coinvolgere più le nostre storie diventeranno avvincenti

    5 anni fa
  3. Serena
    Originalità

    Coinvolgimento

    Stile

    Voglia di tornare…

    5 anni fa

Annulla risposta

Altre Storie in Zona

    Una ricarica di coraggio

    LaVariante Bri

    Profilo dell'Autore

    Collegati con l’autore

    • Facebook URL
    • Instagram URL

    Visualizzazioni

    268

    Sei un Autore?

    Autore

    Unisciti al nostro Progetto!

    Registrati su Storie di Città. Potrai pubblicare e geolocalizzare le tue opere, lasciarle impresse in un luogo, farle leggere a migliaia di lettori e potrai promuovere gratuitamente i tuoi libri!

    Registrati Ora

    STORIEDICITTA.IT

    "Dedicato a tutti coloro che conoscono l'arte dello scrivere, a chi ama viaggiare, ma soprattutto a tutti quelli che hanno sete di leggere!"

    Il Team di Storiedicitta.it

    www.storiedicitta.it

    Storie di Città

    • Condizioni d’uso
    • F.A.Q.
    • Privacy Policy
    • Pubblicità
    • Contattaci

    Link interessanti

    • Bookabook
    • Eppela
    • Amazon Libri
    • Scuola Holden
    • Salute Privata
    Copyright Storie di Città - storiedicitta.it © 2019 Tutti i Diritti Riservati
    • facebook
    • twitter
    • google
    Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.

    Login

    Register |  Lost your password?

     

    Caricamento commenti...