Storie di Città

Racconti e Poesie originali e geolocalizzati

  • Home
  • Pubblica e Geolocalizza le tue Opere
    • Regolamento
    • Invia la tua Opera
  • Accedi
  • Registrati
Menu
  • Home
  • Pubblica e Geolocalizza le tue Opere
    • Regolamento
    • Invia la tua Opera
  • Accedi
  • Registrati
  • Sfoglia Categorie
      • 696Poesie
      • 393Racconti
  • Chi siamo
  • Blog
  • Contattaci
Il fantasma

Il fantasma

Via Renzano
25087 Salò (BS)
Gialli e Thriller Racconti
0 Reviews
Condividi

Condividi:

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
Write a Review

Il fantasma

visita su Google street view

Ultima costruzione prima che la strada diventasse un sentiero che si inerpicava sulla montagna, la villa era costruita su più livelli, frutto probabilmente di ampliamenti e ristrutturazioni susseguitisi nel tempo. Scale, porte e terrazzi che sembravano apparire dal nulla la rendevano più simile a un labirinto che a una casa.
– Forse non dovremmo essere qui.
– Ma dai, non ci viene nessuno da secoli. Conosco la proprietaria, sono anni che stanno aspettando il permesso di ristrutturare. La casa è antica ma in certi punti cade a pezzi, fai attenzione.
– Ma di tutti i posti al mondo, proprio qui doveva venirti in mente di fare delle foto?
– Ci sono scorci stupendi del lago, angoli diroccati… su, Claudia, per un attimo prova a guardare.
– Hai ragione, Ross, è stupenda. E anche inquietante. Per te c’è un fantasma, in questa villa?
– Dicono che potrebbe esserci, ma io non l’ho mai incontrato. Ti faccio vedere cosa ho scoperto.

Claudia seguì l’amica, che si era avvicinata alla porta della casa abbandonata.

– Sei sicura? Non è violazione di domicilio o qualcosa del genere?
– Se hai tutti questi scrupoli puoi aspettarmi fuori.
– E se ci scopre qualcuno?
– A metà novembre? Qui? A quest’ora? Chi mai dovrebbe salire fin quassù? Quelle qui attorno sono tutte seconde case, non ci abita nessuno.
– Tu come lo sai?
– Ho fatto i censimenti, era la mia zona.
– Ah.
– Stai attenta, Claudia, il pavimento è sconnesso.

Le due ragazze camminavano con circospezione. Salirono alcuni gradini e arrivarono di fronte ad un’altra porta, che dava su un cortile interno. Rossella faceva da guida, evidentemente era già stata altre volte in quel posto.

– Guarda quelle finestre chiuse. Le vedi? Al secondo piano, la prima è un po’ nascosta dall’albero. Ecco, dall’interno non ci si arriva, ci dev’essere una porta segreta o qualcosa di simile. È quella che voglio trovare, chissà cosa nasconde.
– Cumuli di spazzatura, probabilmente: non potresti chiedere alla proprietaria e farla finita? Sicuramente non c’è il fantasma.
– Se aspettiamo il buio probabilmente salta fuori pure quello. Io entro.

Titubante, ma decisa a non rimanere indietro, Claudia la seguì. Tornarono all’interno, dove altri scalini – di pietra, per fortuna – permisero loro di salire al primo piano. I mobili tarlati e impolverati che ancora si trovavano all’interno sembravano risalire ad un paio di secoli prima, ma nessuna delle due ragazze era esperta di antiquariato e non vi fecero caso.

– Accidenti, qui il telefono non prende… e ho pure quasi finito la pila.
– Pazienza, quando torni a casa lo carichi.
– Dovevo sentire Nicola per stasera.

Rossella non rispose.

– Ross… non ce l’hai più con me per lui, vero?
– No, era solo una cosa passeggera. State bene, insieme.
– Sono contenta che tu non ci pensi più. Nicola mi ha detto che in realtà non era così preso dalla situazione, con te, ma non sapevo se era il caso di dirtelo.
– Probabilmente no, ma non importa.

Claudia non sentì. Arrivate al secondo piano, constatarono che effettivamente la villa dall’esterno sembrava più grande. La parete di fondo era perfettamente liscia e senza finestre. Era come se mancasse un intero lato della casa, perciò percorsero il corridoio più volte cercando aperture o porte nascoste. Entrarono nella stanza adiacente, ma neppure lì trovarono nulla.

– Bisognerebbe buttare giù il muro o farci un buco.
– Certo, così ci crolla tutto in testa.
– Oppure arrampicarsi dall’esterno ed entrare dalle finestre.
– Ross, un’altra volta, ok? Si sta facendo buio. E di stanze murate non ne voglio sapere.
– Come nel racconto di Poe.
– Chi?
– Edgar Allan Poe, “il barile di ammontillado”.
– Eh?
– È un racconto. Leggilo, te lo consiglio.
– Cercherò un riassunto.
– Mi ricorda anche una delle fiabe italiane di Calvino. “L’uccel bel-verde”, mi pare.
– Tutta roba che conosci soltanto tu.
– Già… senti, c’era un’altra cosa che volevo vedere. È nel seminterrato, vicino all’uscita.
– Scendiamo, così torniamo a casa e chiamo Nicola.

Ormai si vedeva molto poco. Arrivarono al piano terra, ma invece di uscire Rossella aprì una porcina che dava sul sottoscala. C’erano altri gradini, che scendevano in una stanza che era stata scavata direttamente nella montagna.

– Ross, è buio.
– Sì, farò le foto un’altra volta. Ma qui c’è un muro di pietra che è già stato in parte aperto. Guarda, ci si passa.
– E cosa c’è? Un tesoro nascosto?
– Veramente sembrerebbe un pozzo, ma non so quanto è profondo.
– Buttiamo un sasso, così sentiamo anche se c’è acqua.
– Ne cerco uno grande.

Claudia si avvicinò al bordo, cercando di guardare in basso senza sporgersi troppo. Con una grossa pietra in mano, Rossella le si avvicinò silenziosamente.

– Ross, buttalo giù: così vediamo quanto è profondo.

Senza rispondere, la ragazza alzò il braccio e lasciò cadere la pietra sulla testa dell’amica, che perse l’equilibrio e cadde a terra. Continuò a colpirla finché non perse i sensi, poi la sollevò di peso – era così magra, Claudia! – e la spinse nel pozzo, che lei sapeva essere senz’acqua e profondo solo un paio di metri.

Coprì il corpo con le pietre raccolte tutt’intorno, poi uscì dalla stanza e ne accatastò altre davanti all’apertura del muro. Il fantasma della villa adesso avrebbe avuto compagnia.

Cerca altre Storie nella tua Città


Benvenuto

Ora invia una Recensione

Annulla risposta

Altre Storie in Zona

    Il fantasma

    bibiba

    Profilo dell'Autore

    Visualizzazioni

    671

    Sei un Autore?

    Autore

    Unisciti al nostro Progetto!

    Registrati su Storie di Città. Potrai pubblicare e geolocalizzare le tue opere, lasciarle impresse in un luogo, farle leggere a migliaia di lettori e potrai promuovere gratuitamente i tuoi libri!

    Registrati Ora

    STORIEDICITTA.IT

    "Dedicato a tutti coloro che conoscono l'arte dello scrivere, a chi ama viaggiare, ma soprattutto a tutti quelli che hanno sete di leggere!"

    Il Team di Storiedicitta.it

    www.storiedicitta.it

    Storie di Città

    • Condizioni d’uso
    • F.A.Q.
    • Privacy Policy
    • Pubblicità
    • Contattaci

    Link interessanti

    • Bookabook
    • Eppela
    • Amazon Libri
    • Scuola Holden
    • Salute Privata
    Copyright Storie di Città - storiedicitta.it © 2019 Tutti i Diritti Riservati
    • facebook
    • twitter
    • google
    Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.

    Login

    Register |  Lost your password?