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Come due bambini

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Come due bambini

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Quando arrivo e vedo te, che stai lì ad aspettarmi, provo una grande gioia.
Desidererei buttare in aria la borsa e tutto ciò che mi ostacola  nel muovermi liberamente per correre da te e stringerti in un lungo interminabile abbraccio.
Poi tu mi cingi con la tua mano le spalle e io con la mia i tuoi fianchi e ci incamminiamo verso il nostro Paradiso.
Lungo il cammino tu mi guardi negli occhi e io rispondo al tuo sguardo con un sorriso sincero.
Anche tu sorridi e poi mi sfiori le labbra.
Alcune volte corriamo stando abbracciati e quando finalmente ci fermiamo, mi prendi per mano e mi guardi intensamente.
Io colgo il momento giusto per scompigliare i tuoi meravigliosi capelli neri.
Vorresti arrabbiarti, ma finisci sempre con il perdonare le mie monellerie, come quando di continuo ti do degli schiaffetti sulle guance.
Tu allora cominci a farmi il solletico, ma basta che ti prometta un bacio e la smetti.
Io invece ricomincio a scompigliarti i capelli, ma poi appena ti guardo negli occhi e guardo le tue labbra capisco che entrambi desideriamo baciarci.
A volte tu mi accarezzi tanto dolcemente come se io fossi qualcosa che  possa rompersi all’improvviso.
Sono questi i momenti in cui pudica non riesco a fissare a lungo il tuo sguardo e i miei occhi ti sfuggono.
Chissà se te ne sei mai accorto? Chissà cosa pensi.
In tutto questo parliamo del nostro “meraviglioso futuro”, continuando a comportarci determinate volte come due bambini.
Sarà forse proprio questo che ci aiuterà a fare del nostro legame un grande amore.
Infatti sono sicura che dispersi nell’ immenso oceano della vita, ci ritroveremo sempre come i due bambini di oggi, ingenui, schietti, timorosi, ma pieni d’amore l’uno per l’altra.
 
31/10/1986


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