Amore a Sirmione

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Gettarsi da un barcone e piombare
giù, in un lago di acqua limpida, il nostro amore.
Forse è troppo di suoni gremita, forse troppo gli occhi tanti
non guardano solo soleggiate spiagge…
ma noi ci scrutiamo, guardando altro,
noi recitiamo versi per parlarci amorosi un attimo.
“Guardate tutti là quel fiore!”:
è frammento inavvertibile di toccarsi di mani.
Fingiamo il nulla, nonostante i punti culminanti di piacere.
O più semplicemente
contro rare appartate e memori mura
ci baciamo.

E d’apice, le rovine.
Trasognante tu
cosicché imponenti macerie tornino al tempo
cosicché io di tunica tinto scrivessi seduto seduto
come in un angolino il mio poeta un tempo.
Trasognante
tanto da rivivere in te
un Giovenzio assordato di luce ricambiarmi ora
millenario amore.

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