Io non lo so, sarà  il momento particolare, il caldo, il ferragosto appena passato, il momento politico, l’odio dilagante, le ingiurie sdoganate, i propositi e i ripensamenti ,  ma io sento impellente il bisogno di calma, riflessione, armonia insomma un po’ più di poesia nella vita di tutti i giorni. Trovo che la poesia possa essere un giusto contraltare al culto dell’apparire e a l’ “urlare” dei social  (dei quali  sembra  che tutti non possano più fare a meno), una difesa allo spaventosamente normale, un antidoto alla volgarità!

Sarà così o è solo il pensiero malinconico di una signora di una certa età  suggestionata dalla città vuota, i negozi chiusi? Tutto è sospeso tranne le notizie, non certo tranquillizzanti, che arrivano dai  telegiornali e dai social.

E allora mi sono messa a leggere di poesia alla ricerca, lo confesso, di  una conferma al mio pensiero. 

Ho letto poesie ed ho trovato la conferma al fatto che la poesia ha il merito, a differenza della prosa, di dire tanto in pochissimo tempo ed esercita sull’uomo una influenza  potente.                                                                                    

Ho scoperto che, tra  equivoci e realtà, non si sa ancora bene cosa sia la poesia perché essa può essere tutto e il contrario di tutto: passione e distacco, ribellione e sottomissione, speranza e rassegnazione, amore e odio, voglia di andare e di restare, emozione e apatia, dolore e serenità, insomma come la vita! E nella vita  ci sono periodi in cui si ha più bisogno di una cosa e meno di un’altra, o viceversa.

Ho trovato tante testimonianze e citazioni eccone alcune:

  • Giovannino Guareschi, geniale autore, tra l’altro, di Don Camillo sosteneva che “la poesia bisogna sentirla, non capirla”, a chi lo dici? Io vado ad istinto come davanti ad una bella opera d’arte.
  • Per il giornalista e scrittore Romano Battaglia “la poesia aiuta il cuore a non invecchiare”, e ti pare poco! Penso che aiuti anche lo spirito a rimanere giovane.
  • Secondo Roberto Benigni, il nostro geniale premio Oscar “la poesia è parola, il contrario della politica, che dovrebbe essere fatti, non parole”, in questo momento, più che in altri, sembrano quasi parole sante

Tutti punti di vista condivisibili, verità sacrosante ma non trovo ancora una conferma  piena alla mia sensazione e al mio pensiero iniziale.

Poi mi sono imbattuta nell’intervista a Max Ponte scrittore, giovane poeta e  performer torinese che alla domanda:

“Cos’è la poesia per lei?” Risponde “Che cos’è la poesia per me? Una necessità, un soffio, uno slancio vitale, una festa, una speranza, una rivolta e una rivoluzione, una fuga e un dono che proviene da altre sfere”.

Ho trovato quello che cercavo! Io non sono una poetessa, anche se sono diplomata ragioniere  come Montale (e non sono geometra come Quasimodo  solo perché sono femmina, ma questa è un’altra storia!), ma trovo che la risposta di Max Ponte sia sublime e molto, ma proprio molto, attuale.

Abbiamo tutti necessità  di una rivoluzione che ci dia speranza! Questo mi sembra proprio  il periodo nel quale tutti possiamo avere più bisogno di poesia, abbiamo bisogno di sognare da svegli.

Cerchiamo il nostro slancio vitale nella poesia; scriviamone e condividiamole  oppure andiamo a cercare il nostro soffio esistenziale nelle poesie scritte da altri.

A me ha sostenuto molto  leggere poesie e di poesia e spero che  aiuti anche voi. Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

@Alida

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